Per la Settimana Europea dello Sport abbiamo parlato di Cronobiologia
Si è parlato di cronobiologia e prestazione, in una serata dal titolo “Ritmi circadiani e Sport: come la luce influenza il nostro benessere”, nell’ultima conviviale del Panathlon Club Ferrara, organizzata in occasione della Settimana Europea dello Sport (EWOS - European Week of Sport), il contenitore, giunto quest’anno al suo decimo anniversario, lanciato dalla Commissione Europea per accomunare, sotto lo slogan #BeActive, iniziative volte alla promozione di Sport, stili di vita sani e attivi e conseguentemente del benessere fisico e mentale dei cittadini della Comunità Europea, al quale il Panathlon International crede fermamente, ribadendo la crescente necessità di collegare etica, tutela, salute e benessere all'interno delle politiche dell'UE. Calzanti in questo i temi dell'EWOS 2025 (inclusione, salute digitale e resilienza mentale), che hanno offerto l'opportunità di rafforzare l'impegno del Panathlon a favore del fair play, dell'integrità e di ambienti sportivi sicuri.
Da questo la decisione del Club di parlare di una tematica di area medica molto affascinante nel campo della preparazione fisica, con grandi ripercussioni nel nostro quotidiano, la cronobiologia, e di farlo con due luminari dell’argomento, Fabio Manfredini, Professore del Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione della Sezione di Scienze Motorie di UNIFE, del quale è coordinatore del Corso di Laurea Magistrale in Scienze e tecniche dell'attività fisica preventiva e adattata, e suo fratello Roberto Manfredini, Professore di Scienze Mediche presso l’Università di Ferrara e membro della Federazione Europea di Medicina Interna, solo per citare, per entrambi, alcuni dei punti più importanti di due straordinari curriculum accademici. Affascinante la trattazione che li ha visti protagonisti, trattando l’argomento da fronti diversi, partendo dalle reticenze della comunità scientifica negli anni ’90 verso qualcosa di relativamente nuovo, fino al Nobel per la medicina ai tre “padri” della materia, gli americani Hall, Rosbash e Young, per aver scoperto i meccanismi molecolari che regolano il nostro orologio biologico interno, per passare poi dalle conoscenze scientifiche ai campi di gara e riscoprire le collaborazioni con le federazioni sportive invernali e i primi protocolli realizzati in vista dei Giochi Olimpici di Nagano 1998, realizzati proprio da Fabio Manfredini.
La conviviale si arricchisce con un altro ospite, l’Olimpionico Massimo Magnani, che porta ulteriore testimonianza sul campo relativamente ai viaggi “verso Est”, i più impegnativi per l’orologio biologico degli atleti, consentendo così anche di introdurre e celebrare la recente vittoria del Bronzo ai Campionati Mondiali di Maratona dell’Azzurro e “suo” atleta Iliass Aouani, ferrarese acquisto del quale la Città va largamente fiera, riscoprendo spesso le foto di allenamenti svolti dai due, uno di corsa e l’altro in bici a seguirlo, tra le nebbie mattutine della pianura padana.
Completano la serata, gestita dalla Vicepresidente vicaria Angela Travagli, l’intervento del Presidente del Rotary Club Ferrara Marco Tartaglia, ospite assieme alla Consigliera Adele Del Bello, sui programmi sportivi messi in atto dalla sua associazione, e l’’esposizione di Mirko Rimessi, riguardo all’appena concluso Ferrara Sport Festival, che ha permesso di plaudere le iniziative presentate nel contesto che hanno visto coinvolti i vari soci, con particolare attenzione allo show “Sintonizzati sulla tua Salute”, proposto da Esercizio Vita e anch’esso segnalato come iniziativa Panathlon-EWOS, e alla giornata di sport ed inclusione sociale della Darsena “Sport Is Live/Life – ricordando Fabio Falchetti”, nella quale ha avuto il compito di guidare il Ministro dello Sport Andrea Abodi e i Commissari ACES, arrivati a Ferrara per valutare la candidatura a Città Europea dello Sport 2027 (con esito positivo, come appreso domenica scorsa), alla scoperta dell’offerta paralimpica del territorio.
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