I Premi Fair Play “Valentino Galeotti” portano alla ribalta lo sport per la comunità

Tenuti segreti fino all’ultimo, i vincitori dei Premi Fair Play “Valentino Galeotti” 2024 hanno finalmente un volto: lunedì 18 novembre, nella splendida cornice di Palazzo Roverella, il Panathlon Club Ferrara ha avuto infatti modo di consegnare i riconoscimenti della sesta edizione del premio dedicato al Past President del Club, alla presenza della figlia Giovanna che è sempre gradita ospite di questa cerimonia.

Introducendo i premiati, la Presidente Luciana Boschetti Pareschi ha ricordato come uno dei compiti dei Panathlon Club sia quello di promuovere sul territorio il concetto di Fair Play e riconoscere e valorizzare i gesti, le persone, le organizzazioni che si impegnano in tal senso. Le categorie per le quali sono istituiti i premi sono 4: IL GESTO, il GESTO under 20, alla CARRIERA e per la PROMOZIONE, con nessun obbligo di riempire la scacchiera e, allo stesso modo, la facoltà di riconoscere anche più vincitori in una categoria, soprattutto quella del gesto, come è effettivamente successo quest’anno.

Le categorie sono così formulate per essere riconducibili a quelle dei più prestigiosi premi assegnati dal Comitato Internazionale Fair Play, organismo sotto l’egida del CIO, fondato a Parigi nel 1963 da UNESCO e da numerosi organismi di governo dello sport, che ha come obiettivo la difesa e la promozione del fair play in tutto il mondo, ha spiegato il presentatore della serata, Mirko Rimessi, che del CIFP è anche membro.

Il compito di premiare è affidato, come d tradizione, alla Presidente Pareschi e a Giovanna Galeotti, coadiuvate di volta in volta da altri rappresentanti del direttivo del Club, che hanno avuto il compito di leggere le motivazioni che hanno portato alla decisione della commissione.

Si comincia così con Rita Minarelli, tesoriere del Club, che introduce il primo premio assegnato per il GESTO a Emanuele Lambertini, schermidore che “In 50 giorni dalla ribalta dei Giochi Paralimpici di Parigi a spalare il fango per le vie di Bologna, in rappresentanza di tutti gli “Angeli del Fango” che hanno prestato le proprie forze alla comunità in questa e nelle varie calamità naturali che ci hanno colpito.” Emanuele era assente giustificato, già a Roma per il 70° anniversario delle Fiamme Oro, l’Arma per la quale presta la sua spada, il premio è stato ritirato dalla sorella alla quale è stata chiesto dell’ultima dichiarazione di Emanuele: “Ho spalato per 8 ore di fila. Così ho curato la mia anima”. Lambertini, che nonostante la giovane età ha al suo attivo già due titoli mondiali e tre partecipazioni paralimpiche, dopo Parigi, come ha spiegato la sorella, ha avuto un momento di comprensibile sconforto sportivo legato ai tre quarti posti conquistati. L’alluvione e la conseguente scelta di aiutare la sua comunità (l’atleta è nato a Cento, motivo dell’assegnazione del premio a Ferrara, anche se poi subito trasferito nel bolognese) ha pregiudicato la sua ripresa degli allenamenti ma questa scelta si è dimostrata premiante per la mente: infatti pochi giorni fa ha conquistato il terzo posto nella prima coppa del Mondo della nuova stagione, motivo che lo ha fatto salire agli onori della cronaca, comunque dopo la decisione della Commissione di assegnargli il riconoscimento.

A introdurre il premio per la PROMOZIONE sono il vicepresidente Massimiliano Bristot e il consigliere Moreno Po che spiegano come a meritarlo sia Fondazione Estense “per aver messo in rete le associazioni sportive del territorio per dare vita ad una Alleanza Digitale che sviluppi una progettazione pedagogica e didattica di insegnamento all’utilizzo consapevole delle nuove tecnologie, con approccio formativo e non repressivo”. A ritirare il premio il Presidente Riccardo Maiarelli e il Segretario Generale Marianna Pellegrini, che ha avuto modo di spiegare la genesi del progetto e lo stato attuale di avanzamento, con il riconoscimento comunitario del lavoro fatto e la possibilità di sedere come rappresentanza al tavolo di lavoro per la prevenzione e la lotta ai fenomeni del bullismo e della devianza giovanile promosso dalla Prefettura di Ferrara. Una dimostrazione ulteriore della forza educativa delle società sportive, tanto maggiore quando si mettono in rete. Un sentito ringraziamento è stato espresso verso tutti i formatori e quanti si stanno adoperando, con una menzione speciale, seguita da un profondo e sincero applauso della sala a Stefano Michelini, che è stato primo attore dell’iniziativa e che ora sta affrontando, senza smettere mai di lavorare, una difficile convalescenza.

La consegna del premio per una CARRIERA all’insegna del Fair Play viene affidata al consigliere Anna Maria Ballarini, che presenta Davide Frattini spiegando come il premio sia assegnato “Per una vita all’insegna dello sport etico segnata, soprattutto, dalla creazione di una manifestazione, il Trofeo della Solidarietà, che, giunta alla sua 22^ edizione, ha raccolto e distribuito fondi a tantissime realtà sociali del territorio, ricevendo anche la medaglia di bronzo della Presidenza della Repubblica Italiana”. La domanda per Fratini è relativa alla genesi del progetto, legata alla sua idea di trasformare un semplice ritrovo calcistico settimanale in qualcosa che potesse far del bene al territorio, autotassandosi, sfruttando conoscenze, invitando amici. “La fortuna aiuta gli audaci” la sintesi delle parole di Fratini, anche se il suo impegno è andato ben oltre, perché non si arriva a caso agli ospiti e alle donazioni fatte al Torno della Solidarietà. “Tutti hanno aiutato senza chiedere un soldo” consentendo di passare dai 600€ della prima edizione ai circa 20000 annui delle ultime, giungendo ad aiutare 14 associazioni del territorio, con una menzione speciale ai ragazzi in carcere, “perché loro sono parte del progetto, perché la Società non deve mai perdere di vista la funzione rieducativa che le case penitenziarie devono avere”.

L’ultimo riconoscimento è ancora meritato per IL GESTO, come spiega la Vicepresidente vicaria del Club Angela Travagli annunciando la motivazione: “Quando un osteosarcoma lo ha portato a vogare in cielo, avevano promesso una medaglia Olimpica all’amico e compagno d’armo Filippo Mondelli. Per lui l’hanno vinta, d’argento, il 31 luglio a Parigi, e ad ottobre l’hanno consegnata alla sua famiglia, tenendo fede all’impegno preso”. Un premio consegnato a quattro ragazzi più d’Oro che d’argento, la Squadra Olimpica Azzurra del “4 di coppia” di canottaggio, formata da Luca Chiumento, Giacomo Gentili, Andrea Panizza e Luca Rambaldi, ed è proprio lui presente in sala a parlare per il gruppo, parlando poi come abbiano mantenuto la promessa data, rendendola realtà prima conseguendo un risultato strepitoso in barca, emozionando tutta l’Italia che in quel caldo mezzogiorno spingeva gli azzurri nelle acque della Marna per mettere la punta davanti quella polacca, e poi adoperandosi per realizzare la copia autentica della medaglia, che hanno avuto modo di consegnare durante la manifestazione di indoor rowing "Io sono Filippo”, svoltasi a Cernobbio lo scorso 26 e 27 ottobre scorso, promossa dalla famiglia per promuovere la ricerca sul cancro.

La chiusura di serata consente alla Presidente di parlare dell’inizio dei festeggiamenti per i 70 anni del Club, per i quali è stata realizzata una speciale medaglia ricordo celebrativa, consegnata ai premiati unitamente al Premio Fair Play e anche agli ospiti della serata, il Direttore Generale della SPAL Luca Carra, ricordando così il legame tra la società e il Club, da anni concretizzata con la realizzazione dei Panathlon “Atleta Eccellente, Eccellente Studente”, e a Massimiliano Latorre, uno dei due marò protagonisti della complessa vicenda umana che ha tenuto con il fiato sospeso il nostro Paese per diversi mesi.

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